Il coenzima Q10 (denominato anche ubichinone) viene trasformato nell'organismo in una forma attiva: l'ubichinolo. Ecco la differenza: uno è una forma inattiva, l'altro è una forma attiva.
Che cosa significa in pratica? Se assumi 200 mg di CoQ10 al giorno, aumenterai il livello di ubichinolo nel sangue di circa il 60% (lo afferma uno studio pubblicato nel 2018) (1). Se assumi la stessa quantità di ubichinolo, aumenterai il livello nel sangue del 150%! Un secondo studio, meno recente, era arrivato alle stesse conclusioni (2).
In altre parole, entrambi sono efficaci per aumentare il livello di ubichinolo nel sangue, ma l'ubichinolo è il più efficace.
Questa superiorità è spiegata da una migliore biodisponibilità dell'ubichinolo (una parte del coenzima Q10 non viene assorbita dall'organismo nell'intestino) e dalla percentuale di conversione del CoQ10 (si stima che il 90% del CoQ10 si trasformi in ubichinolo, una volta nell'organismo). Ovviamente, questa superiorità ha un costo: gli integratori di coenzima Q10 sono generalmente molto più economici rispetto agli integratori di ubichinolo...
L’ubichinolo è un composto antiossidante prezioso usato per produrre energia nella maggior parte delle nostre cellule. È prodotto nel cuore, fegato, reni e pancreas e circola poi in tutto l'organismo.
La sua produzione viene perturbata dall'assunzione di statine, dalle malattie cardiache e dall'invecchiamento. Infatti, i livelli sanguigni di coenzima Q10 aumentano fino all'età di 60 anni ed è solo a livello del cervello e nel tessuto cardiaco che i livelli diminuiscono nel corso del tempo. Inoltre, la percentuale di conversione del coenzima Q10 in ubichinolo diminuisce anche con l'età, il che è probabilmente ancora più importante!
Con l'avanzare dell'età, abbiamo quindi meno ubichinolo, una carenza che è stata direttamente correlata ad un aumento dello stress ossidativo (3-4) (esso stesso coinvolto in quasi tutte le cosiddette malattie "moderne"). E siccome non si trova quasi nessuna traccia di coenzima Q10 nell'alimentazione (alcune tracce nel manzo e nel pollo), gli integratori alimentari rappresentano il modo migliore per aumentare i livelli di ubichinolo nel sangue.
La ricerca ha mostrato che il coenzima Q10 e l'ubichinolo contribuivano a diversi effetti fisiologici:
Attenzione: occorrerebbero circa 3 mesi di integrazione per vedere i primi effetti (7).
Visto che entrambi i composti sono liposolubili, è importante assumerli ai pasti più ricchi di acidi grassi (generalmente quello di mezzogiorno) o, meglio ancora, scegliere degli integratori contenenti una quantità ottimizzata di acidi grassi (Coenzyme Q10 30 mg e Ubiquinol™ 100 mg).
Inoltre, il cibo rallenta il transito intestinale, consentendo al coenzima Q10 e all'ubichinolo di avere più tempo per essere assorbito nell'intestino tenue. Le dosi utilizzate negli studi clinici variano da 50 a 200 mg al giorno, suddivisi idealmente in 2 o 3 dosi.
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