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Vitamine per la memoria e il cervello

Le 4 migliori vitamine per la memoria

L’alimentazione svolge un ruolo chiave per la salute del cervello. Ma quali vitamine, in particolare, possono aiutarti a sostenere e preservare la memoria?

La memoria: un meccanismo cerebrale complesso

La memoria è un meccanismo cerebrale complesso composto da 5 sistemi interconnessi: memoria di lavoro, memoria semantica, memoria episodica, memoria procedurale e memoria percettiva (1).

Non esiste un’unica sede della memoria nel cervello: alcune parti sono attivate e interagiscono a seconda del tipo di memoria mobilitata e del suo sfruttamento. Ippocampo, lobo frontale, corteccia prefrontale sinistra e destra, lobi parietali e temporali e cervelletto sono quindi coinvolti, in un modo o nell’altro, nella conservazione e nella restituzione dei ricordi.

Tutti questi meccanismi si basano, tuttavia, sulla plasticità sinaptica, ossia la capacità delle sinapsi di rafforzarsi o indebolirsi in risposta all’attività neuronale.

Nondimeno, durante l’invecchiamento, la plasticità sinaptica diminuisce. Inoltre, i processi biochimici e la salute dei neuroni sono compromessi dallo stress ossidativo, nel corso degli anni e a seconda dello stile di vita.

Informazioni essenziali per conservare la memoria

Per sostenere la memoria, è essenziale dormire a sufficienza, praticare un’attività fisica regolare, stimolare mentalmente il cervello con attività cognitive, gestire lo stress e adottare una dieta equilibrata. Alcune vitamine, inoltre, sono particolarmente benefiche per la memoria.

Le 4 migliori vitamine per la memoria e il cervello

Vitamine del gruppo B e memoria

Come prima vitamina citiamo tutte le vitamine del gruppo B. Alcuni ricercatori inglesi hanno infatti evidenziato che un’integrazione con vitamine del gruppo B (più precisamente vitamine B6, B9 e B12) permette di ridurre il livello di omocisteina (3). Con l’età, o in caso di carenze, questo aminoacido solforato può infatti accumularsi pericolosamente nel plasma sanguigno.

Si parla quindi di iperomocisteinemia, che provoca una riduzione dei livelli di glutatione, esponendo ulteriormente il cervello allo stress ossidativo. Un livello elevato di omocisteina è un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia di Alzheimer e della demenza.

Inoltre, diverse vitamine del gruppo B agirebbero sulla memoria contribuendo all’integrità strutturale e funzionale del cervello (vitamine B1, B3, B9, B12, ecc.), alla riparazione del DNA (vitamina B12) e alla sintesi di neurotrasmettitori essenziali per le funzioni cognitive (vitamine B1 e B6).

Puoi aumentare facilmente l’apporto di vitamina B optando per un integratore alimentare che le raggruppi tutte (come il complesso Coenzymated B Formula).

La mancanza di vitamina D correlata all’Alzheimer

È uno studio francese del 2010 che mette in luce un nuovo percorso di ricerca sul legame tra la vitamina D e la memoria (5).

La vitamina D è stata finora apprezzata soprattutto per i suoi benefici sul metabolismo osseo, sulla forza muscolare e sul sistema immunitario. Tuttavia, è stata osservata una diminuzione della sensibilità dei neuroni alla vitamina D nei pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer.

Ma soprattutto, lo studio in questione ha evidenziato che le funzioni intellettuali, tra cui la capacità di memorizzare, sono ridotte nelle pazienti (anziane) che presentano una carenza di vitamina D. Questa vitamina agirebbe contribuendo alla neuroprotezione, alla regolazione dell’infiammazione, alla sintesi di neurotrasmettitori cruciali per la comunicazione neuronale, ecc.

Sebbene questi risultati debbano essere confermati da nuovi studi, rimane il fatto che la vitamina D sembra avere dei benefici per la memoria (6).

La vitamina D si trova nei pesci grassi, nei finferli, nei latticini, nel tuorlo d’uovo... e negli integratori specifici (come Vitamin D3 5000 UI).

Vitamina C, un antiossidante anti-neurodegenerativo?

Secondo la ricerca attuale, bassi livelli di vitamina C nell’organismo potrebbero anche portare allo sviluppo di malattie neurodegenerative.

La vitamina C contribuisce infatti a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, un fattore importante in questo tipo di disturbi. Agisce anche contribuendo a regolare la neurotrasmissione e la circolazione sanguigna nel cervello. Pertanto, è anche un eccellente alleato della memoria (7).

Per quanto riguarda le fonti di vitamina C, opta per agrumi, bacche, kiwi, peperoni... e per degli integratori alimentari specifici (come Asc2P, una forma stabile e potente di vitamina C).

La vitamina E, un altro potente antiossidante per la memoria

La vitamina E, peraltro, è anche un potente antiossidante. È quindi eccellente per la salute dei neuroni e del cervello in generale.

In particolare, uno studio recente ha dimostrato che le persone anziane con elevati livelli sierici di vitamina E hanno meno probabilità di sviluppare problemi di memoria (8).

La vitamina E si trova, in particolare, negli alimenti grassi (noci, mandorle, oli vegetali, pesce, ecc.) e sotto forma di integratore (come Natural E400).

Altri integratori alimentari alleati del cervello e della memoria

Oltre alle vitamine, ricorda che gli acidi grassi omega-3 di tipo DHA contribuiscono al normale funzionamento del cervello, e quindi della memoria. E per una buona ragione: questi acidi grassi entrano nella costituzione delle cellule nervose e contribuiscono quindi alla trasmissione sinaptica. Il DHA si trova nel salmone, nello sgombro, nell’aringa, ecc. e in quantità maggiori negli integratori alimentari (come Super DHA) (9).

Infine, alcune piante sono note per essere dei rimedi naturali per la memoria, in particolare la Bacopa monnieri, una pianta grassa acquatica originaria dell’Asia, e il Ginkgo biloba, l’albero dei quaranta scudi, utilizzato da secoli nella medicina tradizionale cinese. Entrambi sono noti per aiutare a mantenere una buona microcircolazione sanguigna periferica, associata alle prestazioni cognitive e in particolare alla qualità della memoria. Ecco perché si trovano spesso in formule sinergiche destinate alla salute del cervello (come Neurex).

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Bibliografia

  1. https://www.inserm.fr/dossier/memoire/
  2. HOOSHMAND, Babak, POLVIKOSKI, Tuomo, KIVIPELTO, Miia, et al.Plasma homocysteine, Alzheimer and cerebrovascular pathology: a population-based autopsy study. Brain, 2013, vol. 136, no 9, p. 2707-2716.
  3. VOGEL, Thomas, DALI‐YOUCEF, Nassim, KALTENBACH, G., et al.Homocysteine, vitamin B12, folate and cognitive functions: a systematic and critical review of the literature. International journal of clinical practice, 2009, vol. 63, no 7, p. 1061-1067.
  4. ASHOORI, Marziyeh et SAEDISOMEOLIA, Ahmad. Riboflavin (vitamin B2) and oxidative stress: a review. British journal of nutrition, 2014, vol. 111, no 11, p. 1985-1991.
  5. https://presse.inserm.fr/la-vitamine-d-une-nouvelle-piste-contre-la-maladie-dalzheimer/28364/
  6. MILLET, Pascal, LANDEL, Véréna, VIRARD, Isabelle, et al.Rôle de la vitamine D dans la ph 3ysiopathologie des maladies neurodégénératives. Biologie Aujourd'hui, 2014, vol. 208, no 1, p. 77-88.
  7. PRATICÒ, Domenico et DELANTY, Norman. Oxidative injury in diseases of the central nervous system: focus on Alzheimer’s disease. The American journal of medicine, 2000, vol. 109, no 7, p. 577-585.
  8. MORRIS, Martha Clare, BECKETT, Laurel A., SCHERR, Paul A., et al.Vitamin E and vitamin C supplement use and risk of incident Alzheimer disease. Alzheimer Disease & Associated Disorders, 1998, vol. 12, no 3, p. 121-126.
  9. STONEHOUSE, Welma, CONLON, Cathryn A., PODD, John, et al.DHA supplementation improved both memory and reaction time in healthy young adults: a randomized controlled trial. The American of Clinical Nutrition, 2013, vol. 97, no 5, p. 1134-1143.

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