Cura di zinco: quali benefici?
Lo zinco è un oligoelemento essenziale che sarebbe coinvolto in oltre 300 reazioni enzimatiche distinte. In particolare, favorisce:
- il metabolismo dei macronutrienti (proteine, carboidrati, acidi grassi);
- il normale funzionamento del sistema immunitario (1);
- la fertilità e la riproduzione, nonché il mantenimento di un normale livello di testosterone nel sangue (2);
- il mantenimento di pelle, capelli,unghie eossa normali (3);
- il mantenimento di una capacità visiva normale (4);
- la normale funzione cognitiva (5);
- la protezione delle cellule dallo stress ossidativo (6);
- e la normale sintesi del DNA.
Non sintetizzabile dall’organismo, lo zinco deve essere assunto con la dieta. L’ostrica, il germe di grano, il manzo, il sesamo o il seme di zucca sono tra le migliori fonti.
Apporti di zinco e carenze: la posologia ideale
L’apporto nutrizionale raccomandato di zinco è di circa 11-12 mg/die per gli uomini e 8-10 mg/die per le donne (che corrisponde approssimativamente alla quantità di zinco contenuta nel nostro integratore Advanced Zinc Lozenges, compresse da succhiare che forniscono 10 mg di zinco elementare al giorno, da assumere per circa 2 o 3 mesi per sostenere i livelli di zinco).
Consumare meno zinco di quanto indicato nelle raccomandazioni nutrizionali può causare rapidamente una carenza dell’elemento.
Tieni presente che anche alcuni fattori anti-nutrizionali limitano l’assorbimento dello zinco (compresi i fitati dei cereali integrali e dei legumi secchi), esponendo maggiormente vegetariani e vegani a un deficit. Più raramente, livelli anormalmente bassi di zinco (ipozinchemia) sono associati a malattie epatiche o genetiche (acrodermatite enteropatica) (7).
La carenza di zinco si manifesta tipicamente con uno o più dei seguenti sintomi: perdita di appetito, alterazione del gusto e dell’olfatto, perdita di capelli a chiazze, unghie fragili, affaticamento, aumento dell’irritabilità,eruzioni cutanee, guarigione più lenta delle ferite e maggiore vulnerabilità alle infezioni (raffreddori ricorrenti, ecc.) (8).
In caso di sospetta carenza, il medico può eseguire delle analisi del sangue e delle urine per confermare la diagnosi e prescrivere un’integrazione orale di zinco, di solito raccomandando l’assunzione da 5 a 45 mg di zinco elementare al giorno. Può raccomandare fino a 50 mg di zinco elementare al giorno in caso di grave carenza associata a problemi di assorbimento causati dall’IBS o dal morbo di Crohn, integrazione effettuata sotto regolare controllo medico (9). La cura deve teoricamente essere continuata fino a quando non vengono ripristinati i normali livelli di zinco.
Cura di zinco e immunità
In uno studio condotto su bambini con infezioni acute del tratto respiratorio superiore si riferisce un recupero più rapido in quelli che hanno ricevuto un’integrazione di 30 mg di zinco elementare al giorno durante l’episodio infettivo (per non più di 7 giorni) rispetto al gruppo placebo (10). Si può quindi stimare che una dose elevata di questo tipo, assunta per un breve periodo, possa avere effetti interessanti in caso di infezione.
In un altro studio, i pazienti adulti con raffreddore hanno ricevuto 80 mg di zinco elementare al giorno per 4-5 giorni, il che è stato associato a una riduzione della durata e della gravità dei sintomi del raffreddore (11). Attenzione: questo dosaggio molto elevato è stato ancora una volta compensato dalla breve durata e richiede un controllo medico. Attieniti a dosaggi più vicini al dosaggio abituale raccomandato per evitare l’eccesso di zinco (che può, in particolare, interferire con l’assorbimento del rame).
Si noti, inoltre, che nelle donne soggette a candidosi vaginale sono stati riscontrati livelli significativamente bassi di zinco plasmatico, il che può indurre chi è colpita da questa infezione a seguire una cura a base di zinco (12).
Cura di zinco e fegato
Diversi studi hanno osservato una riduzione delle concentrazioni tissutali di zinco e/o un’alterazione del metabolismo dello zinco in varie condizioni epatiche, in particolare nel contesto dell’epatite alcolica.
Seppure un parere medico resti fondamentale in questo contesto, diversi studi sottolineano i benefici di un’integrazione a lungo termine in virtù di un’assunzione giornaliera di almeno 50 mg di zinco elementare per un periodo di almeno 3-6 mesi, o almeno fino alla normalizzazione dei livelli sierici (13-14).
Cura di zinco e capelli
Lo zinco svolge un ruolo importante per la bellezza e il benessere dei capelli, poiché interviene, tra l’altro, nella sintesi della cheratina (15). Per ritrovare una chioma forte e vigorosa, può quindi essere presa in considerazione un’integrazione di zinco.
Menzioniamo, inoltre, uno studio condotto su persone che soffrono di perdita dei capelli a chiazze (alopecia areata). L’assunzione di 50 mg di gluconato di zinco (circa 7 mg di zinco elementare) per 3 mesi ha mostrato effetti positivi in 9 pazienti su 15 trattati, ossia circa il 70% dei soggetti (16).
Effetto dello zinco sulla pelle: per quanto tempo?
Oltre all’azione regolatrice sulla produzione di sebo, lo zinco ha proprietà antiossidanti e cicatrizzanti che comprovano la sua reputazione di alleato della bellezza della pelle (17). È quindi tra le sostanze più studiate nei disturbi dermatologici.
Per correggere le piccole imperfezioni, si può consigliare una cura da 3 a 5 mesi con 10 o 15 mg al giorno. Per le condizioni dermatologiche di intensità da moderata a grave, i dosaggi possono essere aumentati con l’approvazione del medico.
Cura di zinco e acne: per quanto tempo?
Nel caso particolare delle pelli a tendenza acneica, il dosaggio e la durata generalmente raccomandati sono da 15 a 30 mg/die per 3-5 mesi (con 29,4 mg di zinco elementare per capsula e un’azione ad ampio spettro, l’integratore Zinc Orotate costituisce un’opzione eccellente) (18-19).
Chiedi consiglio al tuo dermatologo. La cura può essere associata, salvo diversa indicazione, ai trattamenti topici mirati prescritti dal professionista sanitario.
Quante cure di zinco all’anno?
Salvo patologie specifiche, le cure di zinco classiche durano in media da 4 a 12 settimane (ovvero da 2 a 3 mesi). Secondo questo schema, è possibile effettuare da 2 a 3 cure di mantenimento all’anno per sostenere il proprio organismo in generale – osservando dei tempi di pausa sufficienti tra ogni ciclo. Un’altra opzione, ad esempio, è assumere degli integratori una volta all’anno prima o durante la stagione fredda per affrontare più serenamente i piccoli malanni dell’inverno.
I diversi integratori di zinco di SuperSmart
Gli integratori alimentari di zinco di SuperSmart ti offrono diversi dosaggi e diversi gradi di biodisponibilità.
- L’integratore Zinc Orotate ti offre non meno di 29,4 mg di zinco elementare al giorno, l’ideale per aiutarti a colmare le tue carenze di zinco. Questa combinazione di zinco e acido orotico è anche più biodisponibile delle forme standard (come l’ossido di zinco, il solfato di zinco o il gluconato di zinco).
- L’integratore L-OptiZinc®, da parte sua, fornisce non meno di 30 mg di zinco elementare al giorno. Lo zinco è legato all’amminoacido metionina, che gli conferisce un’elevata biodisponibilità.
- L’integratore Zinc Carnosine fornisce 17 mg di zinco elementare al giorno e associa lo zinco al dipeptide carnosina. Offrendo una maggiore biodisponibilità, questo integratore di zinco è particolarmente apprezzato dalle persone che soffrono di reflusso gastroesofageo.
- L’integratore Advanced Zinc Lozenges, infine, fornisce 10 mg di zinco elementare al giorno ed è un’ottima opzione per una classica cura di supporto dei livelli di zinco. Contiene zinco bisglicinato (zinco legato a due molecole di glicina), spesso indicato come la forma di zinco meglio tollerata e assimilata dall’organismo. Diversamente dagli altri integratori citati (che sono in capsule o compresse da deglutire con un bicchiere d’acqua), si presenta sotto forma di pastiglie da succhiare.
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