Marc Simoncini parla dei benefici delle vitamine contro il cancro

Una figura importante rivela gli abusi dell'industria farmaceutica

In un video diventato virale, Marc Simoncini (dirigente aziendale) racconta la sua agghiacciante conversazione con un responsabile di laboratorio. Una sequenza che svela i lati oscuri dell'industria farmaceutica.

2020-09-08

Fatica Casi

Una sequenza che ha circolato molto sui social

Marc Simoncini è un imprenditore francese nato nel 1963, fondatore di diverse società come iFrance e Meetic. Nel 2020 partecipa al programma televisivo francese "Qui veut être mon associé?" (Chi vuole diventare mio socio?) ».

Dopo la presentazione di un candidato (leader di un progetto medico), Simoncini è tornato alla sua spiacevole intervista con un dirigente dell'industria farmaceutica :

- TRADUZIONE SOTTO IL VIDEO -

Ecco una sintesi di quanto affermato da Marc Simoncini :

Mi metti in una situazione davvero complicata. Devo raccontarti una storia... Vent'anni fa, abbiamo cercato di capire se dare vitamine e integratori alimentari ai bambini riducesse il rischio di sviluppare il cancro negli anni successivi. Per 8 anni sono state somministrate delle capsule ai bambini: metà di loro le ha assunte, l'altra metà ha ricevuto un placebo, per verificare se uno di questi due gruppi sviluppava più malattie dell'altro.

L'imprenditore continua:

E ricordo di essere andato dal top manager del più grande laboratorio francese, chiedendogli un finanziamento di 150.000 franchi (circa 23.000 €) per sviluppare questo studio. Mi ha accolto nel suo ufficio con calzini di seta rosa - lo ricorderò sempre - e mi ha detto "ma perché vuoi che eviti il cancro infantile, visto che il mio lavoro è quello di vendere farmaci dopo che si siano ammalati ? "

E Marc Simoncini per concludere:

Non ho mai superato quella frase, e immagino che ci siano molti bambini che si sono ammalati di cancro perché non hanno assunto vitamine.

Questo video clip è stato ampiamente condiviso su Facebook e altri social network. Il cinismo del responsabile del laboratorio, svelato da Simoncini, ha suscitato l'indignazione di molti utenti di Internet.

Il legame rivelato tra cancro e alimentazione

Cogliamo l'occasione per ricordare che numerosi studi hanno mostrato che lo stile di alimentazione influenza il rischio di contrarre il cancro: citiamo i numerosi studi di esperti del National Cancer Institute (INCa), del Centro Internazionale di Ricerca sul cancro (IARC), del World Cancer Research Fund (WCRF) e dell'American Institute for Cancer Research (AICR), ecc. (1-3)

Tra le principali cause prevenibili di cancro vi sono infatti l'alcol, alimentazione non equilibrata e l'obesità, legate all'alimentazione (a cui vanno aggiunti il fumo e l'inattività fisica). Quindi fai attenzione a cosa metti nel piatto!

Cosa mangiare per ridurre il rischio di contrarre il cancro ?

La regola d'oro la conosciamo già: seguire una dieta equilibrata.

Assicurati soprattutto di consumare alimenti di origine vegetale, come la frutta e la verdura (4-7). Questi alimenti, generalmente ricchi di vitamine, antiossidanti e fibre, contribuiscono infatti a una dieta sana e diversificata, ideale per aiutare a prevenire il cancro (8-9).

Inoltre, evita i cibi trasformati (piatti pronti, cibo in scatola, ecc.) e fai attenzione all'eccesso di carne rossa, salumi e zucchero.

Bibliografia

INCa/NACRe, « Nutrition et prévention primaire des cancers : actualisation des données », Rapport INCa, 2015
CIRC/INCa, « Les cancers attribuables au mode de vie et à l’environnement en France métropolitaine », Rapport CIRC, 2018
WCRF/AICR “Diet, nutrition, physical activity and cancer : a global perspective. A summary of the third expert report”, Rapport WCRF, 2018
Oyebode O, Gordon-Dseagu V, Walker A, Mindell JS. Fruit and vegetable consumption and all-cause, cancer and CVD mortality: analysis of Health Survey for England data. J Epidemiol Community Health. 2014;68(9):856-862. doi:10.1136/jech-2013-203500
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Turati F, Rossi M, Pelucchi C, Levi F, La Vecchia C. Fruit and vegetables and cancer risk: a review of southern European studies. Br J Nutr. 2015;113 Suppl 2:S102-S110. doi:10.1017/S0007114515000148
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