Quali sono i migliori integratori alimentari per ridurre i livelli di zucchero nel sangue?
Quali sono i migliori integratori per ridurre i livelli di zucchero nel sangue (glicemia) nelle persone con prediabete o diabete?
Se esiste un ambito in cui gli integratori alimentari sono molto efficaci, è questo. Esistono numerose molecole, la maggior parte di origine naturale, che possono ridurre la glicemia e migliorare la vita quotidiana delle persone diabetiche. Fondamentalmente, questi integratori contribuiscono a ridurre i livelli di zucchero nel sangue attraverso 3 diversi meccanismi:
- Aumentare la secrezione di insulina, il che contribuisce a far entrare più facilmente lo zucchero nel sangue all'interno delle cellule.
- Stimolare la glicolisi, un processo che decompone lo zucchero per produrre energia.
- Rallentare la sintesi di zucchero nel fegato a partire da depositi non glucidici (nota come neoglucogenesi).
La berberina: certamente la più formidabile
La berberina è il componente principale di molte piante medicinali tradizionali come la Rhizoma coptidis e la Berberis vulgaris (crespino). Questo è probabilmente il rimedio naturale più efficace per ridurre la glicemia.
È in grado di ridurre la glicemia a digiuno e la glicemia postprandiale (quella misurata dopo il pasto), convalidato dagli esami del sangue, influenzando positivamente il peso.
Una meta-analisi recente, ovvero un "super studio" che comprende tutti gli studi approfonditi pubblicati sull'argomento, ha concluso a febbraio del 2015 che la berberina è efficace per "migliorare il diabete di tipo 2", per "migliorare l'iperlipidemia" e anche per "ridurre l'ipertensione", senza provocare il minimo effetto collaterale! Questo "super studio" si basa su 27 studi clinici, cioè su esperimenti condotti direttamente sull'uomo.
Il dosaggio ottimale: una capsula di berbérine 500 mg subito prima o dopo i pasti principali della giornata.
La vitamina D: un elemento indispensabile da non trascurare, soprattutto in caso di sovrappeso
Sebbene la vitamina D sia una sostanza organica indispensabile per il buon funzionamento dell'organismo, quasi l'80% della popolazione occidentale e quasi la totalità delle persone con più di 60 anni non raggiungono gli apporti raccomandati.
Oltre al suo ruolo fondamentale nell'assorbimento del calcio, la vitamina D riduce peraltro il rischio di insulino-resistenza, un processo patologico che si verifica nelle persone diabetiche e che peggiora la malattia. Questo effetto benefico sarebbe più pronunciato in caso di sovrappeso: uno studio ha mostrato che le persone obese avevano una probabilità 12 volte superiore di insulino-resistenza in caso di livelli insufficienti di vitamina D.
Ma questo effetto è visibile anche in alcune persone "sane": l'assunzione di vitamina D3 in alcune persone sane (420 UI al giorno per un anno) ha permesso di aumentare i livelli ematici di vitamina D (da 13 ng/ml a 24 ng/mL), di ridurre la glicemia a digiuno (da 88,3 mg/dL a 85,3 mg/dL) e di migliorare significativamente l'insulino-resistenza (da 1,17 a 0,84). Un altro studio ha mostrato che l'assunzione quotidiana di almeno 500 UI di vitamina D riduce il rischio di diabete di tipo II del 10-40% a seconda dei livelli iniziali di vitamina D circolante.
Il dosaggio ottimale: una compressa al giorno di vitamine D3 1000 UI per almeno 3 mesi, preferibilmente nel periodo invernale per compensare la mancanza di sole.
Il ginseng: un tonico che riduce anche la glicemia
La riduzione della glicemia non è il principale effetto benefico del ginseng: emerge più la sua capacità di tonificare l'organismo e di stimolare il sistema immunitario delle persone affaticate o indebolite.
Ma si tratta di una proprietà evidenziata da alcuni studi clinici: uno studio condotto su alcune persone anziane affette da diabete di tipo 2 ha mostrato che l'assunzione quotidiana di un estratto standardizzato al 10% di ginsenosidi (3 volte, 1 g pal giorno per 2 mesi, 40 minuti prima di ogni pasto) riduceva la glicemia a digiuno (-0,71 mmol/L) e i livelli di HbA1c (-0,3%). Un altro studio ha mostrato che il ginseng standardizzato poteva anche ridurre la glicemia dopo il pasto senza influenzare la secrezione di insulina e senza causare alcun effetto collaterale.
Il dosaggio ottimale: da 3 a 4 capsule di Ginseng standardizzato al 30% di ginsenosidi (i principi attivi) un po' prima dei pasti.
Il cromo: un minerale che aumenta l'azione dell'insulina
Il cromo è un oligoelemento indispensabile per il buon funzionamento dell'organismo. Una delle sue peculiarità è che aumenta la sensibilità dei tessuti all'insulina, il che contribuisce naturalmente a ridurre i livelli di zucchero e insulina nel sangue. Purtroppo, l'agricoltura intensiva e la moderna raffinazione riducono il contenuto di cromo degli alimenti... Inoltre, alcuni studi epidemiologici mostrano che i livelli di cromo diminuiscono con l'età e che questa situazione è associata allo sviluppo del diabete di tipo 2.
Una meta-analisi di 41 studi clinici condotti sull'integrazione con cromo (per dosaggi che vanno da 1 a 1.000 μg per periodi tra 3 e 8 mesi) ha concluso che è efficace per ridurre la glicemia a digiuno e i livelli di HbA1c nelle persone diabetiche.
Il dosaggio ottimale : 2 capsule di Crominex® 3+ (ovvero 2 x 400 μg) dopo i due pasti principali della giornata.
L'acido alfa-lipoico: il super antiossidante universale per le persone affette da molti anni dalla malattia
Presente in tutte le cellule dell'organismo, l'acido alfa-lipoico (ALA) è perlopiù destinato a "ridurre il declino" nelle persone diabetiche da diversi anni.
La sua somministrazione per via orale riduce piuttosto i sintomi delle neuropatie provocate dal diabete come dolori, intorpidimento e formicolio alle gambe. Tuttavia, uno studio recente ha mostrato che delle quantità da 300 a 1.200 mg al giorno miglioravano comunque la sensibilità all'insulina e permettevano di ridurre i livelli di zucchero nel sangue nelle persone affette da diabete di tipo 2.
Il dosaggio ottimale : 3 capsule diAcide R-lipoïque (3 x 100 mg) distanziate nel corso della giornata per diversi mesi.
In misura minore, sono inoltre efficaci per ridurre la glicemia : la curcumina, le fibre alimentari, la silimarina.
Per ridurre la glicemia, dovrebbero essere piuttosto evitati : la niacina, gli enzimi digestivi, il CLA (acido linoleico coniugato), l'olio di krill e la vitamina C.
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